sabato 30 luglio 2011

Le Albanelle reali di Montecucco

Montecucco, in realta' non e' solo un gruppo di case al culmine della collina che domina la bassa valle del fiume Cesano. Ma io, l'intendo come quel filo di strada, che salendo dalla Pergolese, si inerpica per le colline circostanti, superando vari comuni ( Monterado, Monteporzio, San Costanzo e San Giorgio a cavallo tra le provincie di Ancona e Pesaro), scoprendo a pochi passi da una zona estremamente antropizzata, una natura sorprendente e ricca di biodiversita'. Sicuramente non basta un solo capitolo da dedicare a questo meraviglioso posto, per cui nel corso del tempo, pubblichero' diversi argomenti a desriverne le  "creature" che abitano, stradine, campi, e boschetti.
 

Il posto e' l'ideale anche per osservare meravigliosi tramonti....

Ma torniamo a noi.. Dunque, un pomeriggio novembrino del 2004, decisi, per tornare a casa dal lavoro, di fare una strada alternativa alla solita trafficata Pergolese. Iniziai a salire da Piagiolino verso Montecucco appunto. Quasi al culmine della collina, mi fermai ad osservare il panorama. Ad un certo momento mi accorsi che nel campo sottostante, stavano "allegramente" svolazzando due rapaci. Un'occhiata piu' attenta, ed ecco  materializzarsi due Albanelle reali.
Da quel giorno, sono passato sempre, almeno una volta al giorno in tutte le stagioni, a buttare un occhio a quello che succedeva, vi assicuro che negli anni le sorprese non sono mancate! 
Bene, a partire dunque da circa la meta' di Ottobre, iniziano ad osservarsi le Albanelle che svernano regolarmente nella zona. A secondo delle invernate, il loro numero varia, in quelle piu' fredde, ne ho viste fino a 7 contemporaneamente, comunque mai meno di tre.
Eccone alcuni esemplari fotografati nel tempo.





Normalmente, si fermano fino a meta' Marzo, dopo di che' iniziano a confondersi con quelle che  migrano da sud, per tornare ai consueti siti di nidificazione.
La convivenza con altre le specie di rapaci, di solito e' tranquilla, ogni tanto qualche screzio con le Poiane padrone di casa...

In fin dei conti comunque le prede sono abbondanti per tutti, Allodole, Storni, Pispole e Fagiani non mancano, e anche i topolini sono abbondanti.




Tutto questo e' possibile, grazie ad un ambiente ancora sano, ad una agricoltura attenta  e vocata alle coltivazioni biologiche come l'orzo e l'erba medica.
E' un piacere vedere cacciare questi splendidi rapaci sulle estese praterie di "erba spagna"...


E, se si e' fortunati, alla mattina presto puo' far capolino anche qualche Capriolo
Veramente un posto MAGICO, spero che continui ad esserlo per molto tempo, un saluto ed arrivederci al prossimo capitolo....un saluto anche dalle "signore" dell'inverno..

mercoledì 27 luglio 2011

La valle dei tufi..

La valle dei tufi, e' un territorio compreso tra i comuni di Mondolfo,e San Costanzo. Il toponimo, indica chiaramente la conformazione geologica di tutta la zona. Credo che sia uno dei rari casi, in cui il pesante intervento dell'uomo, abbia giovato, ad  alcune specie di uccelli; una su tutte il GRUCCIONE. 
Negli anni ottanta infatti, la necessita' di reperire materiale per la costruzione, e la sistemazione dell'autostrada A 14, modifico' in maniera decisiva,la conformazione di tutto il comprensorio.
 Al posto delle basse colline, adesso ci sono delle spianate, sedi delle vecchie cave, con pareti alte pochi  mt., che una volta riconquistate dalla vegetazione, hanno fornito ai nostri colorati amici un habitat perfetto per mettere su famiglia. Qui alcuni nidi in una colonia.
Al momento le coppie nidificanti nella valle, si possono stimare in almeno un'ottantina.
All'arrivo degli uccelli in Maggio, subito iniziano a formarsi le coppie, ed inizia la sistemazione dei nidi.
Questa foto, e' riservata ai soli maggiorenni!
I nidi vengono scavati anche in terra, e sia il maschio che la femmina lavorano alla loro costruzione.
Nel frattempo passano il resto della giornata a cacciare insetti e a stare appolaiati sui piu' svariati posatoi.

Le loro caccie, sono sempre molto spettacolari, a volte tentano la cattura di qualche insetto anche a bassa quota.
A fine Luglio, comunque il risultato di tutto questo lavorio inizia a dare i risultati, i primi piccoli mettono il naso..pardon il becco fuori dai nidi.
Iniziano cosi' le imbeccate ai pulli sempre affamati, cavallette, farfalle, api, ma anche grossi e pericolosi calabroni!
Anche questa stagione e' andata, i nostri grandi e colorati amici Gruccioni, sia adulti che giovani, inizieranno il viaggio di ritorno in Africa tra un mese circa, a noi resta la convinzione di rivederli la prossima primavera, per ammirare di nuovo i loro voli ed ascoltare il loro "musicale" verso a riempire i cieli delle campagne.
Un ringraziamento particolare voglio farlo a Giulio Giulivi, che mi ha permesso di utilizzare il suo capanno per scattare tantissime foto!