lunedì 22 dicembre 2014

La porta del Catria

Le "Balze della porta", forse l'unica vera wilderness del massiccio del Catria.
Pochissimo battuta dagli escursionisti, niente boscaioli e rarissimi i cercatori di funghi.
Una sorta di valle in salita, circondata dalle alte balze della montagna. Qui dentro, solo pochi raggi di sole raggiungono il terreno, l'umidita' ti avvolge fin dal primo passo, tutto intorno solo grosse felci, alberi marcescenti caduti a terra ed enormi pietre scivolate dall'alto. Tutto e' ricoperto da uno spesso strato di muschi e il salire verso le balze non e' una comoda passeggiata, qui dentro devi sempre misurare il passo, qui dentro e' facile scivolare, qui dentro e' facile riscoprire tutte le paure che pensavi svelate con il passare del tempo, qui dentro il lupo non e' la splendida creatura simbolo di vita selvaggia, qui il lupo e' quello cattivo delle favole e ad ogni curva del sentiero aspetti di vedere apparire l'uomo nero e la strega cattiva del bosco.
Questo e' un posto nel quale devi entrarci da solo accompagnato solo dalle tue sensazioni, questa insomma e' NATURA SELVAGGIA!

La stretta entrata...la porta della montagna

























la traccia sale sullo strapiombo



La grotta detta " dei ciambotti"


...Intorno l'anfiteatro della balze



martedì 23 settembre 2014

Aquile a Bocca della Valle

Bocca della Valle e' un altopiano prativo posto a circa 1200mt. nel massiccio del Catria e Acuto. Chiuso a sud/est dalla parete dell' Acuto e aperto invece verso nord/ ovest sul monte Tenetra e degradante verso la boscosa valle del fiume Burano. Questo settore dell'Appennino Umbro/Marchigiano e' da sempre abitato da una coppia di Aquile reali, ma da circa 4 anni un'altra coppia ha preso possesso di una piccola parete del versante sud del Monte Petrano dirimpettaio dell'Acuto. Cosi' i prati di Bocca della Valle sono diventati territorio di caccia delle due coppie e non e' raro vederle volare da quelle parti. Domenica pomeriggio pero' sono riuscito ad osservarle come mai prima mi era capitato, i due adulti ed il giovane nato quest'anno erano tutti assieme posati su un rinsecchito pino nero e volavano nei dintorni per poi tornare a posarsi sull'albero incuranti di una mucca che pascolava a pochi mt. da loro. Queste le immagini del fortunato incontro...






giovedì 11 settembre 2014

Impressioni di settembre...

Prendendo spunto da una delle piu' belle canzoni italiane, in questi giorni ho fatto un giretto sul litorale nord di Senigallia. La zona e' quella che va' dalla spiaggia di Cesano fino alla foce del fiume stesso. Presenti alcuni limicoli nordici di ritorno dai siti di nidificazione estivi e una bella sorpresa proprio alla foce del fiume, uno splendido Gabbianello dalla livrea giovanile...

Un bel tris di Piovanelli, Tridattilo, Pancianera e Comune

Confronto diretto...




Un Mignattino comune a sx, fa' involare il gabbianello



Veramente una livrea meravigliosa


martedì 2 settembre 2014

A Colle San Giorgio

Colle San Giorgio fa' parte di una lunga catena di boscose colline che si alzano dalla pianura veneta e corrono da Asolo fino a  Montebelluna e oltre. Sono denominate "Colli asolani". Da li' guardando verso est , verso l'Adriatico si puo' osservare buona parte della piana, dai Colli Euganei verso Padova, fino a Jesolo passando da Marghera e Venezia, dove nelle giornate limpide si puo' inquadrare nel binocolo il campanile di Piazza San Marco. Verso nord invece domina la catena del Monte Grappa e le altre montagne che corrono a ovest fino alla Lessinia.
Qui da vent'anni, gli amici naturalisti ornitologi veneti, osservano e contano i rapaci che migrano dalle regioni del nord est europeo e che attraversando la pianura padana, volano fino a Gibilterra e sul Mar Mediterraneo per raggiungere i quartieri di svernamento in Africa. Sono in maggior parte Falchi pecchiaioli, ma anche Poiane, Falchi di palude Nibbi e altre specie che decidono di utilizzare questa rotta migratoria. Un paio di giorni di fine agosto passati in ottima compagnia, sono stati i miei ultimi giorni di ferie estive. La compagnia come dicevo, e' stata piu' degli uccelli osservati la cosa che ho preferito, lo stare in sintonia con persone che parlano lo stesso linguaggio (ma non la stessa lingua, spesso dovevo interpretare quello splendido dialetto che ha una sorta di cadenza quasi musicale!).
Lascio ora spazio a qualche immagine...
La chiesetta di colle San Giorgio 

Monte Grappa
















Pianura padana


Questi sono invece  gli intrepidi birdwatcher's con i quali ho condiviso le giornate...







Piu' di 1000 gli uccelli osservati, numeri bassi per lo standard del posto ma che per me sono stati piu' che sufficienti. Correnti termiche con piu' di 40 rapaci in volteggio sono sempre uno spettacolo entusiasmante, assieme a loro anche diverse Poiane e Falchi di palude, e poi tra i rapaci locali Sparvieri, Bianconi e Astore, quest'ultimo impegnato in diversi duelli aerei con i vicini.

Astore ( in alto) e Poiana
flock






Tra le poiane un giovane estremamente chiaro ci ha fatto venire qualche pensiero...






Non mi resta che dire a tutti gli amici conosciuti a Colle San Giorgio, ARRIVEDERCI alla prossima migrazione...








martedì 8 luglio 2014

Tra monti e campagna

Finalmente le ferie!! E si' perche a cavallo tra Giugno e Luglio ce la siamo spassata in una vacanza " on the road". Una settimana tra le vette d'Abruzzo e la steppa Laziale, piu' precisamente Campo Imperatore e dintorni e l'ormai famoso B&B Naumanni nei pressi di Tarquinia VT. A Pescomaggiore, 1000mt. di altezza nei pressi dell' Aquila abbiamo soggiornato nel B&B La Pennechella, un nome che e' tutto un programma...Oltre alle belle dormite e' anche un buon punto per raggiungere facilmente Campo Imperatore, la splendida altura sotto le vette del massiccio del Gran Sasso. Infatti passando per la scorciatoia che dal paesino di Filetto sale al piano di Fugno e poi alla fossa di Paganica si raggiungono le praterie dell'altopiano in mezz'ora.

Pescomaggiore, dietro la conca aquilana

Bello, pulito ed economico!
  
Dal terrazzo verso sx  Gran Sasso


Verso dx Velino Sirente
 Voglio tralasciare le brutture del post terremoto, ma vi assicuro che da quello che ho visto e sentito poco e niente e' cambiato da quel tragico 6 Aprile 2009.
Girando nei dintorni del paese diverse specie di uccelli si possono osservare e sentire, su tutti la " risata" del Picchio verde che risuona da ogni angolo. Ma anche Zigoli neri, Sterpazzoline Averle piccole, Allodole Cincie ed anche un bel Pecchiaiolo illuminato dalle prime luci del mattino...


Alzandosi di quota, sulla stradina che porta verso la montagna, si possono osservare gli Zigoli gialli, i primi Culbianchi, i Prispoloni, i Calandri e ancora le Averle piccole.













Giunti poi sul valico di Fossa di Paganica, vedo in lontananza un grosso rapace in termica. Inforco il binocolo e finalmente posso osservare il mio primo Grifone!!
Per fortuna decide di venire dalla mia parte, ed anche se un po' lontano riesco a fotografarlo.

  Ormai siamo in vista di Campo Imperatore, il tempo e' piuttosto variabile, sprazzi di sole si alternano a grosse nuvole scure ma in ogni caso il posto e' veramente bello.













Qui possiamo osservare ancora tanti Culbianchi ed alcuni Fringuelli alpini anche se questi ultimi non riesco a fotografarli. Anche le Allodole spuntano sulle grosse pietre della piana.

 


 L' indomani lasciamo le montagne per dirigerci verso il Tirreno, presto all'aria fresca si sostituiranno polvere, caldo e terra arida, la prossima tappa infatti sara' la Maremma laziale.
Giunti tra le campagne fra Tarquinia e Civitavecchia, appena lasciata la trafficatissima Aurelia e' come entrare in un altro mondo. Alle macchine ed al rumore si sostituiscono calma e una campagna ancora intatta, con casali abbandonati e campi e incolti che salgono dolcemente verso i Monti della Tolfa. Nei pochi km che ci separano dal B&B Naumanni osservo Cappellaccie e Ghiandaie marine, queste ultime risulteranno molto abbondanti in tutto il territorio.
Un discorso a parte merita "Villa Naumanni", Roberto e Bianca sono stati molto attenti a non distruggere i nidi dei Falchi grillai che gia' nidificavano prima della ristrutturazione del casale, anzi ne hanno incentivato il numero creandone di altri. Infatti da una, due coppie iniziali, dopo quattro anni sono arrivate a 13 coppie nidificanti! Merito soprattutto di un birder e caro amico olando/ romano o romano / olandese che dir si voglia. E' stato infatti Steven Heuting , che scoprendo per primo i falchi ha poi parlato con i futuri proprietari del casale che sono stati molto contenti di ospitare questi clienti cosi' particolari. E cosi' stando tranquillamente all'ombra con una birra in mano si puo' osservare l'attivita' giornaliera di questi splendidi uccelli, dalla caccia alla cura dei piccoli.





giovane pronto all'involo

idem...


Venerdi 4 Luglio poi ho l'opportunita' di visitare le zone attorno a Tarquinia, guida d'eccezione e' proprio Steven, che rivedo dopo tanto tempo, precisamente da fine Agosto 2012.
Girando un po' a piedi un po' in macchina visitiamo le aride zone dove vivono Occhioni e Albanelle minori, Calandre e Calandrelle e poi i tanti Nibbi sia reali che bruni e le onnipresenti Ghiandaie marine. Uniche assenti ingiustificate le Averle!! Chissa' dove si sono ficcate?

























Nibbio reale

Nibbio bruno 

Nibbio bruno

Per finire l'omaggio alla splendida regina di questa terra..






Ah, dimenticavo un ringraziamento particolare a mia moglie Martina, a Bianca e Diego per aver sopportato le mie..." lezioni di birdwatching"...