venerdì 22 maggio 2015

Il basso corso del fiume Cesano

21 maggio 2015

Il fiume Cesano, spartiacque tra le provincie di Ancona e Pesaro. Nasce dal monte Catria e sfocia tra Marotta e Senigallia in localita' chiamata appunto Cesano. Nei suoi circa 60 km di lunghezza, scorre tra la valle omonima attraversando dapprima le colline e poi, dopo il paese di S. Lorenzo in Campo si apre percorrendo ancora circa 25 km sulla pianura, questa molto antropizzata e coltivata.
Nel corso degli ultimi 20/25 anni il fiume e' cambiato molto, il suo letto e' sceso di diversi metri, in alcuni casi anche di 4/5. Le cause di questo cambiamento sono in parte umane; diverse cave di ghiaia pescano nelle sue falde abbassando inesorabilmente il livello, altre sono naturali; le piene sempre piu' violente erodono i teneri argini argillosi creando in certi punti veri e propri canyon.  
Questo ha portato ad un cambiamento anche nella flora e nella fauna del suo ambiente.
Intanto al posto delle buche profonde si sono fatte posto estese zone ad acqua bassa e ampie rive sassose, mentre gli argini si sono alzati impedendo in parecchi punti l'accesso al fiume dai campi. 
Vegetazione pioniera dentro il letto del fiume e argini con enormi pioppi, sia neri che bianchi e meravigliosi salici creano un intricato bosco ripariale. Le specie di  uccelli che meglio si sono adattati a questi nuovi habitat sono diverse, su tutti i colorati Gruccioni. Questi hanno formato parecchie colonie lungo tutto il basso corso del fiume.






...colonizzando praticamente tutti i siti possibili...







Altra specie in evidente aumento e' il Corriere piccolo, anche questo facilmente osservabile sulle spiagge sassose e assolate. Ieri in particolare, mentre camminavo lungo la riva ho visto due adulti
nel tipico atteggiamento di allarme. Con continui versi e con parate di distrazione cercavano di distogliere la mia attenzione dal posto. Allora mi sono nascosto all'ombra di un salice, mi sono seduto dietro a dei cespugli cercando pero' di mantenere una zona di visibilita' sulla piccola spiaggia. Nel giro di appena tre minuti gli uccelli hanno cambiato completamente atteggiamento, 
si sono calmati ed hanno iniziato a camminare lungo la riva emettendo dei delicati " pi' pi' pi'".
Era il segnale per i piccoli che il pericolo era passato. Come per incanto 3 piccolissimi pulcini si sono materializzati tra i sassi del greto!! Incredibilmente spassosi ma altrettanto incredibilmente autonomi, tra inciampi e brevi corsette, becchettavano gia'  tra i sassi per appiattirsi sul terreno al primo verso di pericolo emesso dagli adulti. Mi sono goduto lo spettacolo per circa 3/4 d'ora, poi inevitabilmente mi sono dovuto alzare. Ovviamente i pulcini si sono immediatamente  mimetizzati sul terreno, non ho pero' resistito alla tentazione di verificare il loro sbalorditivo mimetismo...
Pur sapendo benissimo dove uno si era abbassato ho faticato non poco ad individuarlo e muovendomi come se camminassi su delle uova l'ho trovato solo  " spulciando"  ben benino tutti i sassetti che avevo davanti a me! Giusto il tempo per qualche scatto e mi sono dileguato piuttosto in fretta, controllando poi da  lontano con il binocolo che tutto fosse tornato alla calma.



   




























Dopo poco sono stato sorvolato da un falcone, che sembrava in caccia, si trattava di un adulto di Falco pellegrino...perlomeno  inattesa la sua osservazione da queste parti in questo periodo...




domenica 17 maggio 2015

Su e giu' per le colline di casa...

Domenica 17 Maggio

Le colline tra Corinaldo e Castelleone di Suasa, dove la provincia di Ancona confina con quella di Pesaro, sono quel classico mosaico che contraddistingue la campagna marchigiana.
Qui', ho uno dei miei " territori di caccia" preferiti. Ampie coltivazioni a grano e erba medica  intervallate da calanchi, siepi, fossi e incolti, sono ricchi di uccelli. Tipici delle zone aperte sono
gli Zigoli come l'Ortolano e lo Strillozzo. Anche il  Canapino, le Averle e diverse specie di rapaci utilizzano i campi le siepi e gli incolti per cacciare e nidificare. Questa mattina ho avuto la fortuna di documentare alcune delle specie che qui si possono osservare.


  
Le specie tipiche delle siepi, Ortolano, Strillozzo, Canapino e Averla piccola...





Anche alcuni Stiaccini sfruttano gli incolti per alimentarsi e riprendere poi la migrazione verso le zone montane della regione.



Mentre i rapaci preferiscono gli sfalci freschi per tendere agguati a insetti e piccoli topi di campagna, cosi' Falchi cuculi, Gheppi, Poiane, Falchi di palude e anche un Grillaio e un 
Nibbio reale si ritrovano a cacciare tutti sullo stesso territorio...











lunedì 11 maggio 2015

La migrazione dei rapaci nelle Marche

Lunedi' 11 Maggio

Quello della migrazione primaverile dei rapaci e' uno dei piu' belli spettacoli che la natura puo' offrire. Le colline lungo le coste marchigiane, proprio a ridosso del mare che guarda a nord/est,  sono forse l'ultimo trampolino di lancio verso quella parte dell'Europa. Cosi' il monte Conero, il San Bartolo e le colline costiere comprese tra questi due promontori, offrono la visione di migliaia di uccelli che si spostano ogni primavera per raggiungere i siti di riproduzione. A volte sono solo sagome lontane perse nella foschia, ma altre volte qualcuno ti passa talmente vicino da riuscire a guardarlo dritto negli occhi... 


 







mercoledì 6 maggio 2015

Arivenooo!!

Montecucco PU, 06 Maggio 2015.

Arivenoo!!! Con questa simpatica esclamazione, l'amico Max da Carpi e' solito dare il via ad una giornata da Pecchiaioli alla Gradina del Conero. Be' oggi e' stato un pomeriggio da "ariveno" anche in quel di Montecucco. Infatti nel giro di un paio d'ore o poco piu' ho assistito ad uno degli spettacoli piu' belli che le colline marchigiane possono offrire in primavera, ovvero il passaggio dei rapaci in migrazione. Alcune immagini che lo testimoniano, ovviamente tutte dedicate a Max!
Poiane e Falchi di palude...





Arrivano i Pecchiaioli...uno diverso dall'altro!






Ma non passano solo rapaci...

cicogne bianche